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Collana "Atti e Contratti"
La nuova collana rivolta a notai e ad avvocati civilisti. I temi scelti sono di grande interesse per entrambe le categorie e sono trattati da esperti della materia, in alcuni casi portando il punto di vista sia dellÂavvocato che del notaio.
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Contenuti e struttura |
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IL TRASFERIMENTO D'AZIENDA - a cura di Andrea Bortoluzzi, Guido Bortoluzzi - pagg. 496 NOVITA'
Il volume tratta del trasferimento d’azienda a partire dalla sua qualificazione giuridica, dei diritti esercitabili sulla stessa, del regime di responsabilità di coloro che vi esercitano l’attività di Impresa, per trattare poi della natura, della forma e della pubblicità di un tale contratto.
Le implicazioni di tipo tecnico pratico connesse alla sua stipulazione vi sono passate in rassegna, da quelle societarie, immobiliari e fiscali a quelle patrimoniali famigliari. Si sono poi prese in considerazione particolari modalità di trasferimento come quella in godimento mediante affitto, ovvero in proprietà attraverso strumenti di larga utilizzazione come la cessione di partecipazioni societarie di riferimento e la scissione.
Particolare attenzione è data alla regolazione della successione ereditaria al comando dell’Impresa, ora attraverso l’utilizzazione del testamento ora di mezzi alternativi allo stesso di carattere civilistico e societario, funzionali alla così detta predisposizione successoria.
Il volume è il risultato di ricerche ventennali sull’argomento da parte dell’Autore ed è corredato da un’appendice di materiali e di una rassegna giurisprudenziale che rappresentano un valido supporto per tutti gli approfondimenti sulla materia.
PIANO DELL’OPERA
L’impresa e l’azienda - Il concetto di trasferimento d’azienda - Le tecniche di circolazione dell’azienda - Il trasferimento d’azienda mediante cessione di partecipazioni - Il trasferimento di singoli beni e del complesso aziendale nell’ambito del procedimento di scissione - La natura giuridica della scissione di società - Le regole applicabili alla circolazione per scissione
IL PATTO DI FAMIGLIA - a cura di Ubaldo La Porta - pagg. 328
Il patto di famiglia, materia introdotta dalla legge 14 febbraio 2006, n. 55, è un argomento di grandissima attualità e molto dibattuto sia in dottrina che in giurisprudenza. La particolarità dell’istituto, che come contratto incide sia sui diritti di successione e sulle vicende dell’impresa sia sui diritti dei terzi, ha implicazioni pratiche di notevole interesse sul piano giuridico: il volume fornisce un commento alla materia di alto profilo e contiene in appendice un formulario ragionato.
PIANO DELL'OPERA
Il patto di famiglia. Struttura e profili causali del nuovo istituto tra trasmissione dei beni di impresa e determinazione anticipata della successione - Divieto dei patti successori, successione nell’impresa e tutela dei legittimari: esigenze di protezione a confronto - Il patto di famiglia e la divisione: inconciliabilità - Patto di famiglia e strumenti tradizionali di trasmissione della ricchezza - L’art. 768 bis c.c.: fattispecie e disciplina • Imputazione ex se, non riducibilità e esclusione dalla collazione delle attribuzioni giustifi cate dal patto di famiglia - I rapporti con i terzi e la tutela dei non partecipanti - Lo scioglimento del patto di famiglia - L’impugnazione del patto di famiglia - Controversie e conciliazione - Profili fiscali del patto di famiglia
TRASFERIMENTI IMMOBILIARI E IMPOSIZIONE FISCALE - a cura di Enzo Rossi - pagg. 827
Il volume approfondisce in maniera completa e con taglio pratico la materia dei trasferimenti immobiliari toccando tutti i temi connessi, quali il trasferimento di immobili in sede di separazione e divorzio, il mutuo, gli atti notarili e l'imposizione fiscale relativa.
L'Autore pone poi particolare attenzione sia al Codice dei beni culturali e le relative implicazioni nei trasferimenti immobiliari, sia alla situazione del cittadino straniero.
PIANO DELL'OPERA
Oggetto dell'acquisto: la casa - Oggetto dell'acquisto: il terreno - Trasferimento di immobili in sede di separazione o divorzio - Mutui - L'atto notarile come strumento di trasferimento di beni immobili - Donazioni - Codici dei beni culturali e del paesaggio - La situazione del cittadino straniero
LE CLAUSOLE DEI TRUSTS INTERNI - a cura di Saverio Bartoli, Daniele Muritano - pagg. 400
Gli Autori, tra i massimi esperti di trust applicato all’ambito notarile, approfondiscono in maniera completa e con taglio pratico la materia del trust considerandola dal punto di vista del notariato ed esaminando l’impatto di talune clausole utilizzate nei trust interni con le nostre norme imperative.
PIANO DELL'OPERA
Clausole incidenti sulla designazione di beneficiari del trust - Trust e capacità di ricevere per testamento e per donazione - Il trust discrezionale quanto all’erogazione dei redditi ed il principio di personalità della volizione liberale - Clausola secondo la quale il trust è revocabile dal disponente - Il cosiddetto “potere di anticipazione” (“power of advancement”) - Le clausole che consentono al trustee, di sua iniziativa o a richiesta del beneficiario, di vincolare beni in trust in un altro trust - Clausola che consente la modifica del contenuto dell’atto istitutivo del trust - Clausole volte ad impedire o limitare l’alienazione volontaria (inter vivos o mortis causa) ovvero forzata del diritto del beneficiario - Clausola che vieta al trustee di alienare - Clausola che sottopone un negozio compiuto dal trustee al preventivo consenso di altri soggetti - La clausola di trust testamentario che individua quale beneficiario un legittimario ed il divieto ex art. 549 c.c. di pesi o condizioni sulla quota di legittima - Clausola secondo la quale il diritto del beneficiario del trust sarà amministrato da un soggetto diverso da costui - I problemi posti dai trusts istituiti da un soggetto incapace d’agire - Clausola secondo la quale il beneficiario che impugni il trust o sue singole disposizioni perderà, in tutto o in parte, quanto attribuitogli dal disponente - Clausola secondo la quale i provvedimenti di nomina o revoca del trustee o del guardiano dovranno o potranno essere richiesti ad un giudice diverso da quello italiano; clausola secondo la quale il trustee potrà rivolgersi al giudice per ottenere direttive - Clausola secondo la quale, in caso di cessazione dall’ufficio di un trustee, i beni in trust diverranno di titolarità del trustee subentrante pur se manchi una dichiarazione negoziale traslativa da parte del trustee uscente (o, se deceduto, da parte degli eredi di costui) - Clausola secondo la quale, alla cessazione del trust, i beni in trust diverranno di titolarità dei beneficiari finali pur se manchi una dichiarazione negoziale traslativa da parte del trustee - Clausola che designa i beneficiari di reddito in ordine successivo - Clausola prevedente effetti coincidenti, in tutto o in parte, con quelli che sarebbero prodotti da un resulting trust - Problemi relativi alle clausole concernenti la durata del trust - Clausole del trust prevedenti metodi alternativi di risoluzione delle controversie ad esso inerenti: la clausola arbitrale e la clausola di conciliazione - Analisi della prassi redazionale degli atti istitutivi di trusts interni